Ok, è l'una e un quarto passata, ma nn ho molta voglia di dormire...
Domani avrei un esame, ma sinceramente ora come ora è l'ultimo dei miei problemi.
Ho bisogno di sfogarmi un po', e ho voglia di battere un po' di tasti, data la lunga astinenza causata dal suddetto esame...
Be'... per prima cosa vorrei dire che nn ho mai avuto molta voglia di aprire un blog, per diverse cause... la Wikipedia definisce il blog come: "Il termine blog è la contrazione di web log, ovvero "traccia su rete"... Il Blog è un luogo dove si può (virtualmente) stare insieme agli altri e dove in genere si può esprimere liberamente la propria opinione. È un sito (web), gestito in modo autonomo dove si tiene traccia (log) dei pensieri; quasi una sorta di diario personale. Ciascuno vi scrive, in tempo reale, le proprie idee e riflessioni." (cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Blog).
Il fatto che sia una specie di diario personale implica una certa frequenza ed assiduità di aggiornamenti, cosa che posso garantire raramente, ed inoltre il fatto che sia un tipo vagamente (tanto) introverso nn facilita le cose... Questi sono solo due dei motivi della mia reticenza...
Perché scrivo adesso, be', non lo so... Strano come gli stress si accumulino tutti quanti e vengano tutti fuori quando meno ne hai bisogno. Sfortuna a parte, cosa che ultimamente abbonda nella mia vita, tutti i miei problemi sono venuti a galla questa sera, e molti sono in un certo modo connessi ad un amore che ha la stessa solidità di un castello di carte.
Premetto che tutte le volte che ho amato qualche persona, le cose sono finite sempre male (per me). Sarà perché ogni volta che suddette cose stavano finendo, ho sempre evitato anche solo di provare a salvarle, quasi sempre cercando di fare la parte di una persona più matura di quanto io sia in realtà e mettere in secondo piano quello che provavo in prima persona (e l'unica volta che sono andato contro questa cosa è finita anche peggio). Sarà perché mi affeziono troppo facilmente alle persone, mentre mi innamoro nel senso proprio del termine molto raramente. Sarà perché sono incapace di portare rancore per troppo tempo, e spesso le cose tendono a ritornare come erano prima della rottura (spesso sempre e solo da parte mia). Sarà perché mi affeziono sempre alla persona sbagliata, e forse vedo un miraggio di amore ogni volta.
Lunga premessa, per ben poco succo: il problema fondamentale di questo preciso istante ha un nome, Federica. Mentre scrivo dovremmo essere ancora assieme (almeno formalmente), ma ci sono tanti, troppi dubbi sia da una parte che dall'altra. In attesa del chiarimento che avverrà dopo pranzo e che servirà a dare una definizione al nostro rapporto (o a sgretolare quel poco che ne rimane), scrivo qui per dare concretezza ai miei pensieri (e soprattutto impedire che la tristezza prenda il sopravvento).
Il rapporto tra me e lei è nato in un modo strano... forse il peggiore a detta di molti: entrambi per la via della sbronza, ci ritroviamo a baciarci sul sedile della macchina di doppia D (spero sia abbastanza chiaro come soprannome, eh simò? O.o).
E' proseguito in una maniera alquanto strana: le rare volte che ci vedevamo si cercava sempre un modo per fare sesso (o meglio, lei cercava mentre io nn volevo -.-).
Si è fermato ed è ricominciato in una maniera ancora peggiore: lei mi scarica, rimaniamo amici, continuiamo a vederci, ritorniamo a farci storie, diciamo di amarci, succedono casini per la strada, decidiamo di metterci assieme dopo questi casini... tutto questo in circa una dozzina di giorni.
In particolare, a San Valentino decidiamo di metterci assieme, e ci vediamo solo per due giorni dato lo studio sovrabbondante in questo periodo (bha, nn so manco quanto crederci). Mentre scrivo è passata una settimana. Temo sarà la prima e l'ultima.
I problemi, come ho detto prima, sono tanti. Si riassumono tutti nel fatto che io ho bisogno di molte cose che una persona con la mentalità di Federica non potrà mai darmi.
Ho bisogno di una storia seria, di qualcosa che sia sincero. Non ho più la forza di stare a preoccuparmi per ogni piccola sciocchezza, nonostante il mio carattere possessivo non me lo permetta. Ok, ho solo 20'anni... ma penso di aver fatto il mio tempo. C'è stato un periodo nella mia vita in cui non ho fatto altro che andare di ragazza in ragazza cercando qualcosa che avevo perduto troppo tempo fa. Non l'ho mai trovato, ma era auspicabile, dato che tutti quei rapporti si basavano solo ed esclusivamente sulla superficilità e nient'altro. Forse all'inizio la cosa mi rendeva anche felice, ma crescendo ho imparato che tutto questo non è altro che una chimera (ed in particolare una persona mi ha fatto capire ciò... ma questa è un'altra storia).
Tornando al tema principale... il rapporto tra me e Federica. Come già detto, penso ora come ora sia la persona che possa darmi meno di tutte ciò di cui ho bisogno; ciononostante penso sia l'unica persona per la quale ora come ora io possa definire ciò che provo vicino all'amore. I primi tempi, se devo dire la verità, quasi non riuscivo a sopportarla, si comportava spesso come se fosse sempre un gradino sopra a tutti gli altri... a mano a mano che abbiamo continuato a vederci ho capito che quello che avevo pensato era un grosso sbaglio: be', dapprima capii che credeva di essere solo un gradino sopra di me e non di tutti gli altri (>_>)... poi mi resi conto che non ero altro che uno dei tanti... poi mi fece capire che forse ero un po' più importante di tutti gli altri. Non so se quest ultimo pensiero sia valido. Tra promesse e quant altro, un parte di me continua a non fidarmi di lei completamente (e purtroppo temo che questa parte di me sia la più vicina ad avere ragione), ed inoltre sono un tipo che da poca importanza alle parole e preferisce vedere i fatti.
Tutto questo mi porta ad avere moltissimi dubbi e una sola certezza: le cose così non vanno affatto bene.
Nonostante tutto continuo ad avere la presunzione di essere io quello che ha più da perdere. Federica è una persona stupenda, una delle poche con cui valga davvero la pena parlare, ed intavolare un discorso serio (anche se capita di rado). All'inizio mi sembrava fin troppo superficiale ma forse raschiando un po' la superfice sono venute fuori molte cose positive. Molti comportamenti che non riuscivo a comprendere hanno trovato motivazione una volta che provai a vedere le cose dal suo punto di vista, o almeno a provarci. Il problema è che pur comprendendoli, non riesco a condividerli, o ad approvarli. Sarà che il nostro rapporto è cominciato nella settimana peggiore di questo inizio anno ed una delle più brutte da molto tempo a questa parte, e che quindi la mia già ridotta apertura mentale è stata resa ancora più ridotta, e pertanto la pensi così... ma non posso non ammettere che senza di lei questa settimana sarebbe passata dall'essere brutta a poter essere definita "un inferno". Anche involontariamente mi ha sostenuto quasi ogni giorno, e senza di lei le cose sarebbero andate molto peggio.
Ora come ora sono un misto di sentimenti contrastanti: amore, affetto, rabbia, tristezza, tutti conditi dalla mia insicurezza caratteristica... resta solo da aspettare che l'insicurezza se ne vada e una di queste emozioni sussista. A ogni modo, penso che la cosa finirà male qualunque di esse prevalga.
In parole povere, non so cosa fare. Non voglio lasciarla, e starei peggio venendo lasciato da lei (nonostante le numerose volte che mi è capitato di essere scaricato, ogni volta è sempre come fosse la prima). Non so se continuare o no. Non so se è davvero la mancanza di fiducia il problema fondamentale (e d'altronde lei non ha fatto nulla per causarla). Spero solo di vederci più lucidamente dopo questo dannatissimo esame. Cosa succederà poi non lo so.
Direi che potrei scrivere la parola fine ad un ammasso di pensieri e sensazioni incoerenti e con pochi nessi logici. La sintesi non è un mio pregio, come avrete notato (o almeno l'avranno fatto i pochi che hanno avuto la perseveranza di leggere fino a qui). La coerenza inoltre va a farsi fregare quando sono quasi le 3 di notte (ammazza e per quanto ho scritto...O.o).
Spero che qualcuno legga questo tentativo di blog senza spaventarsi troppo... be'... sinceramente spero che Federica almeno, lo legga... sia che saremo 2 estranei allora (forse solo per farle capire come ero io davvero), sia che staremo ancora insieme (e magari servirà per dimostrarle quanto ci tengo a lei).
Morale della fiaba: le certezze sono una bella cosa. Peccato siano un'utopia.
E, se vi si è annoiati, sappiate che non si è fatto apposta.
PS: per chi ha avuto la costanza di leggere tutto il post, in regalo un comodo spremiagrumi elettrico.
Un saluto
Seph
martedì 20 febbraio 2007
Iscriviti a:
Post (Atom)